ACERCA DE RICORSO IN CASSAZIONE

Acerca de ricorso in cassazione

Acerca de ricorso in cassazione

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Fin dall'inizio della mia carriera, nell'ambito della collaborazione con importanti studi legali milanesi, ho redatto ricorsi e curato processi patrocinati avanti il Supremo Collegio.

Che l’Ecc.ma Corte di Cassazione, in accoglimento del presente ricorso, voglia cassare l’impugnata sentenza n… emessa dalla Corte d’ Appello di… con ogni ulteriore e conseguente provvedimento di legge. Con condanna alle spese ed onorari.

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Quest’ultimo ha proposto ricorso alle Sezioni Unite della Corte di cassazione affidato a cinque motivi illustrati da memoria.

Esse variano da caso a caso, ma vi sono dei costi fissi ai quali occorre prestare fede. Vediamoli insieme nel dettaglio:

Sul punto questa corte si Bancal già espressa in passato (Sez. 1^, 28 maggio 1979, n. 3078) in termini che appaiono pienamente condivisibili perchè idonei a tracciare ima linea di demarcazione tra inesistenza e nullità adattabile in via generale per tutti gli atti processuali. Partendo dall’implicito rilievo del carattere residuale della categoria dell’inesistenza giuridica dell’atto processuale (la quale, per la sua radicalità, riceve un ben diverso trattamento giuridico rispetto alla nullità sanabile, potendo l’atto inesistente essere in qualunque tempo investito, in sede di cognizione ordinaria od anche di opposizione all’esecuzione, con azione diretta ad accertare l’inesistenza medesima, a differenza dell’atto nullo, il cui vizio non può che esser fatto valore con gli ordinali mezzi di gravame), la citata sentenza definisce l’atto processuale inesistente come quell’atto che – per la mancanza di individuo degli elementi costitutivi indispensabili per la loro identificazione come atti appartenenti ad individuo dei tipi ricorso in cassazione previsti dall’ordinamento- sono assolutamente inidonei a produrre alcun effetto, sostanziale o processuale, tanto da impar poter essere presi in considerazione come atti di un determinato tipo.

il vizio della notificazione del ricorso eseguita al domicilio eletto per il primo grado pur nella contumacia della parte in cargo di appello, impar può che essere valutato come vizio di nullità, perchè è evidente che l’atto – certamente viziato perchè eseguito al di fuori delle previsioni dell’art.

Inoltre, occorre aggiungere che il termine di sei mesi è esteso sino ad un anno per i giudizi avviati prima del 4 luglio 2009, ossia prima dell’entrata in vigore della riforma del processo civile.

I supremi giudici, infatti, analizzano le norme di legge presenti in materia e forniscono il loro autorevole parere. Quest’ultimo diventa così l’orientamento prevalente al quale fare riferimento.

Il pubblico ministero ha la facoltà di depositare una memoria scritta 20 giorni prima dell’udienza, mentre i difensori delle parti possono depositarle fino a 10 giorni prima dell’udienza.

Da ultimo, i successivi rilievi, che attengono a vizi relativi al giudizio svoltosi davanti agli organi giurisdizionali amministrativi, non possono formare oggetto di esame in questa sede.

La questione può essere decisa dalle sezioni unite o dalla sezione semplice, sempre in pubblica udienza, con la requisitoria scritta del pubblico ministero e con la facoltà per le parti di depositare brevi memorie.

Tra Appello e Cassazione intercorre un termine più lungo nel caso di mancata notifica della sentenza di una parte all’altra; tale termine è di sei mesi dalla pubblicazione della sentenza, ossia da quando i giudici trasmettono la sentenza alla cancelleria della Corte d’Appello che poi la ricorso in cassazione trasmetterà alle parti in causa.

La Corte Suprema di Cassazione deve assicurare l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione della legge. Infatti, qualora sorga un contrasto tra 2 o più tribunali nell’interpretazione di una determinata norma di legge, il compito della Corte di Cassazione è quello di svolgere la cosiddetta funzione nomofilattica, ossia risolvere questo contrasto interpretativo fornendo this page a quella norma un’unica e chiara interpretazione che dovrà essere rispettata da tutti i giudici dei tribunali d’Italia.

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